Omicidio in Cattedrale storia di una congiura “Omicidio in cattedrale” è un romanzo storico. Ambientato nella Firenze rinascimentale, il  romanzo ricostruisce l’attentato alla famiglia Medici del 26 aprile 1478, passato alla storia come la  “congiura dei Pazzi”, nel quale perse la vita Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico.  La narrazione prende le mosse dal 26 dicembre 1476, data di un’altra congiura, durante la quale fu  ucciso Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano. Il racconto si sposta poi a Firenze e segue la  pianificazione dell’attentato ai Medici per opera di papa Sisto IV, oscuro mandante, che agirà  tramite Jacopo e Francesco de’ Pazzi e altri congiurati. La vicenda si alterna tra palazzo Pazzi e  palazzo Medici, nei giorni antecedenti l’attentato, fino alla drammatica conclusione dell’intreccio.  Sullo sfondo degli eventi storici si sviluppa la storia d’amore tra due personaggi di fantasia: Lapo  Lanfredini e Fiammetta Tornaquinci. Brama di potere, scandali, interessi economici e politici,  misteri e alchimia sono gli ingredienti principali del romanzo, che offre una ricostruzione accurata  e realistica della Firenze medicea nella quale si muovono Pico della Mirandola, Sandro Botticelli,  Angelo Poliziano, Leonardo Da Vinci e molti artisti loro contemporanei. Le descrizioni sono ricche  di dettagli storici e di costume. Il racconto è animato dai dialoghi nel fiorentino quattrocentesco,  che rendono ancora più avvincente e coinvolgente il romanzo, quasi fosse un vero e proprio tuffo  nel passato. 
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Massimo Gregori Grgič

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